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Counseling Day 2023


 
A partire dal 1° gennaio 2024 i contribuenti che hanno partita Iva e hanno adottato il regime forfettario si vedranno applicare alcune novità: dall’obbligo della fatturazione elettronica, agli obblighi connessi a chi aderisce al concordato preventivo, fino agli obblighi informativi del quadro RS.

Quando parliamo di regime forfettario facciamo riferimento alla formula adottata da chi ha partita IVA ma ha un reddito piuttosto ridotto. La sua introduzione è piuttosto recente e risale al 1° gennaio 2015, con l'entrata in vigore della Legge di Stabilità. Si tratta di una forma di regime semplificato per quanto riguarda la tassazione dei redditi percepiti da un lavoratore autonomo o ai redditi di un'impresa che prevede l'applicazione di un'imposta unica pari al 15%.

Dal 1° luglio dell'anno scorso i contribuenti in regime forfettario che nell'anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a 25.000€ devono emettere fattura elettronica. Questo obbligo si estenderà a tutti gli altri forfettari, indipendentemente dal reddito, il 1° gennaio del 2024. Quest'ultima non è però l'unica novità che interesserà i lavoratori autonomi in regime forfettario. Col nuovo anno infatti il regime forfettario dovrà dire addio a molte semplificazioni. Sono previsti in particolare alcuni adempimenti qualora dovessero scegliere di aderire al concordato preventivo. Indipendentemente poi dal fatto che aderiscano o meno al concordato preventivo, saranno sottoposti agli obblighi informativi del Quadro RS del modello redditi PF.

Regime forfettario: obbligo fatturazione elettronica

Dal 1 gennaio 2024 termina il "regime transitorio" per la fattura cartacea dei soggetti che rientrano nel regime forfettario. I contribuenti forfettari dovranno tutti emettere le fatture in formato elettronico per le operazioni attive effettuate. Quanti ne erano stati esclusi dunque fino a questo momento, adesso la devono utilizzare, a prescindere dal fatturato.

Come è logico prevedere, utilizzare i software necessari per emettere e conservare le fatture digitali comporterà un aumento della complessità nel fare queste operazioni. Per poter gestire la fatturazione elettronica i forfettari, sostanzialmente, avranno due opzioni principali:
  • Utilizzare il servizio online dell'Agenzia delle Entrate: Fatture e Corrispettivi;
  • Dotarsi di un software a pagamento dedicato alla fatturazione elettronica, che possa permettere loro di gestire in maniera efficiente il processo di emissione e conservazione delle fatture elettroniche.

Regime forfettario: obblighi informativi quadro RS

I titolari di partita Iva che hanno optato per il regime forfettario devono provvedere a compilare il Quadro RS del Modello Redditi, denominata "Regime forfetario per gli esercenti attività d'impresa, arti e professioni - Obblighi informativi". Lo scopo di questa operazione di fatto è quello di monitorare e trasmettere le spese che sono state sostenute nel corso del periodo d'imposta.

La sezione si può considerare divisa in tre sotto-sezioni:
  1. Una che riguarda tutti i contribuenti in regime forfetario;
  2. Una che riguarda solo coloro che esercitano attività d'impresa;
  3. Una che interessa solo i lavoratori autonomi.
Le istruzioni del modello Redditi PF 2023 precisano che, in caso di svolgimento di più attività, i valori da indicare dovranno essere individuati cumulativamente.

Nel dettaglio la prima sezione, quella interessata dai righi RS371 - RS372 - RS373, è una sorta di obbligo informativo richiesto in conseguenza del fatto che i contribuenti forfetari non emettono la Certificazione Unica autonomi. Attraverso questi righi il contribuente forfetario comunica le somme pagate ad altri professionisti (a cui non sono state applicate ritenute). La successiva sotto-sezione, denominata "Esercenti attività d'impresa", è composta da quattro righi:
  • RS375: si dovrà indicare "il numero complessivo di mezzi di trasporto/veicoli posseduti e/o detenuti a qualsiasi titolo per lo svolgimento dell'attività alla data di chiusura del periodo d'imposta";
  • RS376: si dovrà indicare "il costo sostenuto per l'acquisto di materie prime e sussidiarie, semilavorati e merci, inclusi gli oneri accessori di diretta imputazione e le spese sostenute per le lavorazioni effettuate da terzi esterni all'impresa";
  • RS377: si dovranno indicare "i costi sostenuti per il godimento di beni di terzi", tra i quali rientrano i canoni di locazione finanziaria e operativa per beni mobili o immobili (comprese le concessioni), i canoni di noleggio, i canoni d'affitto d'azienda, o altro; "in questo rigo vanno indicati anche i costi sostenuti per il pagamento di royalties";
  • RS378: si dovrà indicare "l'ammontare complessivo delle spese sostenute nel corso del periodo d'imposta per gli acquisti di carburante".
L'ultima sotto-sezione, denominata "Esercenti attività di lavoro autonomo", richiede la compilazione di un solo rigo, il rigo RS381 denominato "Consumi", sul quale il contribuente dovrà indicare la somma complessiva delle spese sostenute per:
  • "I servizi telefonici compresi quelli accessori";
  • "I consumi di energia elettrica";
  • "I carburanti, lubrificanti e simili utilizzati esclusivamente per la trazione di autoveicoli".
L'Agenzia delle Entrate, attraverso il provvedimento n. 325550/2023, ha delineato le norme per regolarizzare la compilazione del Quadro Rs del Modello Redditi 2022, relativo, quindi, al periodo d'imposta 2021.

A seguito di una serie di proteste sollevate dai commercialisti, che hanno fatto notare che questo adempimento non ha un'incidenza immediata sul reddito imponibile, il governo ha introdotto un rinvio al 2024. È stata, infatti, introdotta una proroga fino al 30 novembre 2024. Il MEF è poi successivamente intervenuto sulla questione, spiegando che le informazioni non possono essere estratte automaticamente dai dati della fatturazione elettronica. Nel 2021 questi i forfettari non erano tenuti all'uso della fattura elettronica: continuavano ad emettere delle fatture cartacee che non transitano attraverso il Sistema di Interscambio.

Conclusioni

In sintesi coloro che hanno adottato il regime forfettario incontreranno una serie di novità a partire dal 2024. Le due più importanti riguardano l'obbligo di emettere fattura elettronica in capo a tutti i forfettari, a prescindere dal fatturato, e l'obbligo della gestione analitica e della documentazione dei costi per chi sceglie di aderire al concordato preventivo biennale.

Un'ultima novità riguarda l'introduzione degli obblighi informativi del quadro RS del Modello Redditi, per i quali è stata disposta una proroga al 30 novembre 2024.

titolo: Partita Iva in regime forfettario, le novità del 2024
autore/curatore: Sabrina Maestri
fonte: Fiscomania
data di pubblicazione: 04/12/2023
tags: partita IVA, regime forfettario, 2024, fatturazione elettronica

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